Povera Sardegna.

 E pensare che i nostri Antenati avevano portato sino a noi, a costo di grandi sacrifici e spesso della loro stessa vita, questa Terra intatta e a prova di inquinamento ambientale. Oggi, leggendo L’Unione Sarda, sembra di vivere proiettati in un’altra dimensione temporospaziale, apocalittica e catastrofica, dove  fanghi acidi e  polveri bianche, ricche di sostanze tossiche e di veleni mortali, stanno  invadendo parte del nostro territorio ed alcune oasi naturalistiche, come la Laguna di Santa Gilla, invidiateci da tutto il mondo. Per ora si parla di 35 mila tonnellate di fanghi tossici, provenienti dalla Fluorsid, delittuosamente interrati in aree dove inevitabilmente potrebbero aver inquinato le falde acquifere e tutte le derivazioni agro alimentari che ne sono venute a contatto. I livelli di arsenico, considerato il veleno dei “delitti perfetti” in quanto inodore  e insapore, è di 140 volte superiore i limiti di legge. Piccole dosi di questo veleno possono simulare una morte naturale. Ebbene tutto questo in una sorta di irresponsabile scaricabarile che sta portando la nostra terra ad essere inospitale per noi e per i nostri figli. Fortunatamente, in tutto questo disastro ambientale, ci sono dei Rangers che vigilano sulla nostra salute e sul futuro della nostra terra. Angeli, spesso vituperati da un potere politico miope ed incapace, sono riusciti con grande spirito di sacrificio e pochi mezzi, contro uno strapotere economico che non guarda in faccia nessuno,  a scoprire e a denunciare tutto questo. Questi Angeli fanno parte del Corpo Forestale della Sardegna e sono formati da uomini e donne che come noi hanno la nostra stessa origine isolana e che hanno a cuore le sorti della nostra terra e dei nostri figli. Il nostro sostegno deve essere totale, come lo è il mio, in un ambito di collaborazione civica, perché è tramite l’impegno di tutte le persone di buona volontà che potremo aspirare ad un futuro libero e dignitoso per noi e per la nostra amata Terra.

 

Fabio Barbarossa