Carta clonata? La banca paga

 Per ottenere il rimborso delle somme sottratte a seguito della clonazione della carta di credito o del bancomat, il consumatore può rivalersi sulla banca o sul circuito della carta di credito, che sono da ritenersi obbligati alla restituzione della cifra non autorizzata.

Nel caso in cui la banca disponga di una copertura assicurativa, è più facile ottenere la restituzione del denaro, ma anche in caso contrario e di fronte al rifiuto della banca si consiglia di insistere nella richiesta, eventualmente coinvolgendo la nostra organizzazione (per i consumatori che avessero bisogno di assistenza nel contenzioso con la banca e l’attivazione della pratica di rimborso, possono rivolgersi al nostro sportello, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00).

Nel caso ci si accorga di movimenti non autorizzati sul proprio conto, la prima cosa da fare è bloccare istantaneamente la carta e contestare l’addebito per ottenere la restituzione di quanto indebitamente sottratto. Per fare queste operazioni bisognerà chiamare il numero apposito, che nella maggior parte dei casi è un numero verde gratuito, che può variare da banca a banca. E’ inoltre consigliabile di sporgere una regolare denuncia presso qualunque Stazione di Carabinieri o Commissariato di Polizia.

La domanda di rimborso, corredata dalla copia della denuncia dovrà essere inviata alla propria banca e/o al circuito emittente la carta di credito con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

La clonazione della carta di credito e del bancomat è un fenomeno molto insidioso perché solitamente il titolare della carta non si accorge immediatamente di aver subito una truffa. Per questo motivo occorre predisporre sempre un controllo periodico delle proprie movimentazioni o attivare servizi di notifica sms per ogni operazione, in modo da poter prendere subito precauzioni in caso di operazioni anomale.